Cattedrale di Luxor: Acs Italia, raccolti in pochi giorni 100mila euro per il restauro. Monteduro, “speranza per i cristiani in Egitto”

“Una risposta che ha superato le più rosee aspettative”. Così il direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), Alessandro Monteduro, commenta la generosità dei benefattori italiani che in soli 20 giorni hanno donato quanto necessario a ricostruire la cattedrale di Luxor. Appena il 20 luglio scorso, Acs ha lanciato una campagna di raccolta fondi per ricostruire la cattedrale di San Giorgio, distrutta da un incendio il 21 aprile 2016. Il rogo, le cui cause sono tuttora sconosciute, ha irrimediabilmente danneggiato la struttura rendendola inagibile e diversi periti locali hanno stabilito che fosse necessario edificarne una nuova. Il vescovo della diocesi egiziana, monsignor Emmanuel Bishay, si è quindi rivolto ad Acs sottolineando la cruciale importanza del luogo di culto, che rappresentava il fulcro della comunità dove si svolgevano riunioni diocesane, incontri con le famiglie, pastorale giovanile, formazione dei catechisti e ovviamente celebrazioni liturgiche. La cattedrale di San Giorgio è l’unica con una capienza di 4500 fedeli, mentre ora le funzioni sono celebrate in una sala che può accogliere soltanto un terzo dei fedeli. In pochi giorni i benefattori di Acs-Italia hanno raggiunto la cifra richiesta: 100mila euro, grazie ai quali, prosegue Monteduro, “restituiremo al più presto un luogo di culto ai fedeli di Luxor e ai 27 sacerdoti e alle 67 religiose che animano la comunità”. Dopo i recenti attentati, la minoranza cristiana egiziana è ormai sotto attacco. “Ma a chi cerca di distruggere l’avvenire dei cristiani in Egitto – conclude il direttore di Acs – noi vogliamo in modo concreto contrapporre la speranza nel futuro”.

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