100 anni dalla “inutile strage”: mons. Ricchiuti (Pax Christi), “scrivere finalmente una teologia della pace”

“Dovremmo imparare, dalla ‘inutile strage’, a considerare stupidità e follia la guerra, ogni guerra. A scrivere, finalmente, nella Chiesa una teologia della pace, a partire dal Vangelo, dalle fonti magisteriali, dal cammino silenzioso e imponente del popolo della pace, da progetti educativi alla pace e dalla denuncia coraggiosa del commercio delle armi”. Lo scrive mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi, in una nota per il Sir nel centesimo anniversario della lettera inviata ai “capi dei popoli belligeranti” da Benedetto XV nel pieno della Prima Guerra Mondiale. “Non esiste una ‘grande’ o ‘piccola’ guerra, ogni guerra è ‘inutile strage’, inutile, cioè dannosa per tutti. Perché quando parli di guerra, grande o piccola che sia stata o lo sia tutt’ora – spiega mons. Ricchiuti -, ne parli sempre per piangere i giovani soldati che sono morti e pensare ai feriti e ai mutilati, ai genitori rimasti senza figli, alle vedove e agli orfani. Ai cumuli spaventosi di macerie materiali e morali”.

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