Venezuela: mons. Padrón, i vescovi in questo momento hanno una “funzione civile sussidiaria”

“L’attacco dello scorso 5 luglio all’Assemblea nazionale (da parte di forze governative, ndr) è stata un’azione delinquenziale e demenziale. Questo attacco dimostra che il governo non vuole abbandonare la violenza”. Lo ha affermato ieri il presidente della Conferenza episcopale venezuelana (Cev), monsignor Diego Padrón Sanchez, durante la sua prolusione in apertura della CVIII assemblea plenaria dell’episcopato.
Il presidente della Cev ha dedicato un’ampia parte della relazione a mettere in evidenza il ruolo della Chiesa cattolica in questa drammatica fase della vita del Paese, spiegando che in quest’ultimo anno la Conferenza episcopale ha avuto una “funzione civile sussidiaria”, esprimendo continuamente il suo giudizio morale sulle vicende economiche, politiche e sociali del Paese, poiché “sono in gioco i diritti fondamentali delle persone”.
Mons. Padrón ha esplicitamente citato il grande lavoro della Caritas, che ha posto in pratica il mandato evangelico “Date loro da mangiare”, attraverso il programma delle cosiddette “ollas solidarias”. Ed ha aggiunto che “la sofferenza sta insegnando al popolo venezuelano a condividere e a pregare di più”.
Ai lavori dell’assemblea partecipa anche il cardinale Claudio Hummes, presidente della Repam (la Rete ecclesiale Panamazzonica), assieme al direttivo dello stesso organismo. Alla conclusione dei lavori, prevista per mercoledì 12 luglio, i vescovi renderanno pubblico un documento rivolto a tutto il Paese.

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