Venezuela: mons. Padrón, “aprire un autentico dialogo” che conduca a elezioni con voto “universale, diretto e segreto”

È necessario aprire un “autentico dialogo” per risolvere la crisi venezuelana per arrivare alla “convocazione di elezioni” con voto “universale, diretto e segreto”, come previsto nella Costituzione. È quanto ha affermato monsignor Diego Padrón Sanchez, presidente della Conferenza episcopale venezuelana, aprendo la 108ª assemblea dei vescovi del paese sudamericano. La Chiesa venezuelana si schiera contro il regime del presidente Nicolas Maduro, considerandolo una dittatura. Padrón ha segnalato che la riforma della Costituzione consentirà la “permanenza illimitata dell’attuale governo al potere e l’annullamento dei poteri pubblici”, come quello del Parlamento. Secondo il presidente dei vescovi, l’assemblea costituente “sarà imposta con la forza e i suoi risultati saranno la costituzionalizzazione di una dittatura militare, socialista, marxista e comunista”. Ricordato anche il recente incontro con Papa Francesco, in Vaticano. Quella in atto in Venezuela è “una lotta tra un governo diventato dittatura e un popolo” che chiede libertà. Padrón ha indicato anche l’urgenza di aprire un canale umanitario che permetta l’ingresso nel Paese di alimenti e medicine. E poi ha rivendicato che la Chiesa venezuelana “non si è mai fermata alle parole o ai discorsi, ma ha alzato la propria voce” a difesa del bene comune nel Paese.

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