Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Migranti, oggi Vertice a Tallin sul nodo sbarchi. Italia, la tortura è reato. Venezuela, Parlamento sotto assedio

Migranti/1: vertice a Tallin dei ministri dell’Interno. Il “nodo” degli sbarchi

Si riunisce oggi a Tallin il Consiglio informale, che avrà come principale punto all’ordine del giorno l’emergenza migratoria in Italia. In particolare, i ministri degli Interni dei 28 Paesi membri dell’Ue, dovrebbero dare il loro assenso politico al “piano di azione” presentato ieri dalla Commissione europea. Sarà dunque l’Italia a fronteggiare una delle sfide più dure. Dopo il “no” già dichiarato da Parigi e Madrid alla richiesta di aprire i propri porti ai migranti salvati dalle Organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale, anche il Belgio ha fatto sapere di essere sulla stessa linea. “Non credo che il Belgio aprirà i suoi porti” ai migranti salvati nel Mediterraneo, ha detto il ministro per l’Asilo e politica migratoria belga, Theo Francken, arrivando a Tallinn. L’Italia è decisa a rilanciare, attaccando questa volta sul versante dell’operazione Triton ma con lo stesso obiettivo: condividere peso e responsabilità delle vite salvate.

Migranti/2: dietrofront Austria, nessun blindato al confine con l’Italia

Dietrofront dell’Austria. Blindati e militari restano in caserma. È stato il cancelliere Christian Kern a chiarire che Vienna “non eseguirà alcun controllo ai confini al momento e non sta per ricorrere all’impiego dell’esercito nell’immediato”. Da Palazzo Chigi si prende atto della correzione di rotta. La collaborazione tra le polizie, si sottolinea, produce ottimi frutti e si basa sul rispetto da entrambe le parti delle regole europee, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari da schierare alla frontiera.

Migranti/3: rapporto Amnesty, 3 su 100 muoiono attraversando il Mediterraneo

Tre su cento non ce la fanno. Dal 2015 ad oggi è l’incremento di vittime più alto mai registrato nel Mediterraneo. Triplicato in due anni con la prospettiva di fare del 2017 l’anno record dei morti in mare. A poche ore dal vertice di Tallinn, Amnesty International diffonde il nuovo rapporto sulla Libia e la rotta del Mediterraneo centrale, un “atto d’accusa all’Unione europea che volta le spalle ai migranti e ai rifugiati”. Nel rapporto, intitolato “Una tempesta perfetta, il fallimento delle politiche europee nel Mediterraneo centrale”, Amnesty denuncia quelli che definisce i “cinici accordi con la Libia, per i quali migliaia di persone rischiano di annegare o subire stupri e torture”.

Tortura: Camera, ok a legge, ora in Italia è reato

Sì definitivo dell’Aula della Camera al disegno di legge che introduce nell’ordinamento italiano il reato di tortura. Il testo è stato approvato alla Camera con 198 voti a favore, 35 contrari e 104 astenuti. A favore del testo hanno votato Pd e Ap. Contro Fi, Cor, Fdi e Lega. Ad astenersi sono stati M5S, Si, Mdp, Scelta civica e Civici e innovatori.

Venezuela: Parlamento sotto assedio. Condanna Tajani, “Europa per elezioni subito”

Circa 350 persone sono state evacuate ieri sera dall’Assemblea nazionale venezuelana, dopo essere rimaste rinchiuse per più di nove ore dentro alla sede legislativa, circondata da militanti chavisti che hanno anche invaso il Palazzo e aggredito deputati, giornalisti e funzionari parlamentari. “Un gruppo minuscolo di persone pagate dal governo sono venute oggi in questa sede per sequestrare non i deputati o i giornalisti, bensì la sovranità popolare venezuelana, la nostra democrazia”, ha detto alla stampa Julio Borges, presidente dell’Assemblea nazionale. Il presidente del Parlamento denuncia: “Maduro ha detto che condanna questi fatti di violenza, ma la verità è che è lui l’unico responsabile di questa violenza”. Condanna da tutti gli Stati vicini e anche dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che ha definito il Parlamento venezuelano “un simbolo della democrazia” ed ha aggiunto che “il Parlamento europeo chiede elezioni subito” per risolvere la grave crisi politica nel Paese sudamericano.

Corea del Nord: Usa, “pronti a tutto”. Monito a Pechino su rapporti commerciali

Aumentano tensione e divisioni con Russia e Cina sulla Corea del Nord dopo il primo test di un missile balistico intercontinentale che potrebbe raggiungere l’Alaska, uno dei “pacchi regalo” promessi anche in futuro dal dittatore Kim Jong-un agli Stati Uniti. Trump non ha ancora deciso quale strategia seguire, anche se intanto vuole rafforzare la morsa delle sanzioni, come ha annunciato in una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza Onu l’ambasciatrice Usa Niki Haley, che presenterà una bozza nei prossimi giorni, con il forte sostegno di Parigi e Londra. Haley però ha lanciato altri due messaggi forti. Primo: le azioni della Corea del Nord “stanno chiudendo rapidamente la possibilità di una soluzione diplomatica” e gli Usa “sono pronti a usare qualsiasi mezzo”, inclusa la “forza militare, se dovremo”. Secondo: gli Usa vogliono lavorare con la Cina ma sono pronti a tagliare i loro rapporti commerciali con tutti i Paesi che hanno relazioni con Pyongyang in violazione delle risoluzioni Onu. Un chiaro avviso per Pechino.

Santa Sede: è morto Navarro Valls. Per oltre 20 anni a capo della Sala Stampa Vaticana

Grande eco ha avuto sulla stampa questa mattina la notizia della morte di Joaquín Navarro-Valls, per oltre vent’anni la “voce” di Giovanni Paolo II. Prima medico, poi giornalista, fu chiamato nel 1984 dal Papa polacco a rivestire un compito – capo della sala stampa vaticana – che si rivelò un ruolo chiave del Pontificato, quello della comunicazione. Sempre accanto a Wojtyla al quale lo legava uno stretto rapporto di fiducia e di amicizia. Indimenticabili le sue lacrime il giorno in cui riferì dell’ultimo bollettino medico di un Papa ormai agonizzante che sarebbe morto di lì a poche ore.

Libia: generale Haftar annuncia liberazione di Bengasi da estremisti islamici

Il generale Khalifa Haftar ha annunciato che Bengasi, la seconda maggiore città della Libia, è stata liberata dalla presenza di estremisti islamici dopo tre anni di combattimenti. “Il comando generale dell’esercito nazionale libico ha annunciato oggi la ripulitura definitiva della città di Bengasi, nell’est della Libia, dai terroristi”, scrive il sito dell’emittente Sky News Arabiya.

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