Migrazioni: a Milano il progetto “Open Homes rifugiati”, una casa a chi scappa dalla guerra. Sostegno del Comune e di S. Egidio

Gli host di Airbnb in prima linea per l’accoglienza dei rifugiati. La piattaforma online per la condivisione di stanze e alloggi ha lanciato a Milano il progetto “Open Homes rifugiati”, un portale che mira a mettere in contatto le persone pronte a ospitare gratuitamente chi scappa dalla guerra con le associazioni del territorio che si prendono cura dei migranti. L’iniziativa, che arriva per la prima volta in Italia, nasce da un accordo tra Airbnb, il Comune di Milano e le associazioni Refugees Welcome Italia e Comunità di Sant’Egidio e fa parte di un programma internazionale che punta a fornire ospitalità a 100mila persone in tutto il mondo. “L’obiettivo – spiega Federica Calcaterra, responsabile comunicazione di Airbnb Italia – è di riuscire a ospitare 100mila migranti nel mondo nei prossimi 5 anni”. Il nuovo servizio, dunque, metterà in contatto gli host di Airbnb disponibili a offrire una sistemazione temporanea a migranti e persone con lo status di rifugiato con Refugees Welcome Italia e la Comunità di Sant’Egidio. Un plauso all’iniziativa è arrivato dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino: “Siamo orgogliosi che sia Milano la prima città a sperimentare questo progetto in Italia”, ha detto ieri Majorino a margine della presentazione dell’iniziativa a Palazzo Marino.
“Non è certo un caso, data la capacità dei milanesi di rispondere sempre a nuovi appelli”. Per partecipare all’iniziativa di Airbnb, bastano pochi passi: sarà sufficiente infatti dare la propria disponibilità tramite il portale dedicato e indicare i giorni in cui saranno disponibili i propri spazi. Info: www.airbnb.it

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