Parlamento Ue: Brok, “Europa impari dalla sua storia”. Costa, “cultura quarto pilastro dello sviluppo sostenibile”

(Strasburgo) “L’Europa impari dalla sua storia. Abbiamo radici culturali e religiose comuni. Sviluppiamo dunque il dialogo e la reciproca conoscenza per costruire un’Europa di pace e tolleranza, aperta al mondo”. Lo ha affermato Elmar Brok, correlatore, assieme a Silvia Costa, per le commissioni Affari esteri e Cultura del Rapporto “Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali”, presentato dalla vice presidente della Commissione Federica Mogherini con il commissario alla cultura Tibor Navracsics. Il Rapporto parlamentare è stato votato oggi in plenaria a Strasburgo con 462 voti a favore. Il Rapporto prevede piani di azione pluriennali e un programma per la mobilità e gli scambi internazionali; previsione di una linea di bilancio dedicata; sviluppo del turismo culturale e inclusione della cultura in tutti gli accordi bilaterali con i Paesi terzi. E, tra le altre novità, l’istituzione di un programma internazionale di mobilità e di residenze per giovani artisti e professionisti della cultura europea. Silvia Costa ha dichiarato: “Stiamo andando concretamente nella direzione che vuole la cultura come quarto pilastro autonomo e trasversale dello sviluppo sostenibile, senza il quale le società non si rigenerano, non producono innovazione né relazioni pacifiche”. L’iniziativa può essere agganciata al 2018 proclamato Anno del patrimonio culturale europeo, visto come “una prima, concreta opportunità per la promozione del patrimonio culturale, materiale, immateriale e digitale, come elemento centrale della dimensione internazionale dell’Ue”.
“Oltre alle istituzioni e agli Stati membri, gli attori culturali – ha aggiunto Costa – sono parte integrante della strategia: artisti, professionisti del settore culturale e creativo, istituzioni culturali, fondazioni private e pubbliche, le università e le imprese del settore culturale e creativo avranno un ruolo attivo e propositivo”. “Siamo di fronte a un importante cambio di passo: il 2018 Anno del patrimonio culturale e la Strategia per le relazioni culturali internazionali segnano l’inizio di una nuova era di promozione dei diritti culturali come parte integrante dei diritti umani fondamentali e di promozione della libertà di espressione artistica e del dialogo interculturale e interreligioso come valore dell’Unione europea, se davvero vuole essere un attore globale”. Il lancio di entrambe le strategie avverrà a Milano a dicembre, in occasione del Forum europeo della cultura.

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