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Migrazioni: Parlamento Ue, protesta in aula con il sostegno di Timmermans. “Solidarietà all’Italia, ogni Stato faccia la sua parte”

(Strasburgo) Una protesta, “nel rispetto dell’istituzione-Parlamento”, “contro l’egoismo degli Stati membri nella gestione del flusso dei rifugiati che sbarcano in Italia”. Il tutto con il sostegno esplicito del vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans. È avvenuto questa mattina, prima dell’inizio della seduta, al Parlamento europeo. I parlamentari democratici italiani, assieme a eurodeputati di altri 6 Paesi, hanno esposto cartelli, in italiano e inglese, con la scritta “Ogni Stato membro faccia la sua parte per i rifugiati”. A loro nome, la capogruppo Patrizia Toia ha inviato una lunga lettera al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nella quale si ribadiscono alcuni punti fermi sul fenomeno migratorio, si insiste sul dovere della solidarietà europea verso l’Italia e la necessità di richiamare tutti gli Stati membri a fare la loro parte, “senza chiusure e senza muri”, dice, come accaduto finora. Il messaggio è inviato alla vigilia del Consiglio dei ministri dell’Interno Ue a Tallinn che tratterà di migrazioni anche in base al Piano proposto ieri dalla Commissione. “Siamo abbastanza insoddisfatti del piano della Commissione”, dice Toia, anche se ritiene le proposte dell’Esecutivo un primo passo. Il Consiglio, invece, “è vergognosamente latitante”, denuncia l’eurodeputata, e “sui ricollocamenti registriamo solo un’assoluta inadempienza da parte degli altri Paesi Ue, facendo ricadere tutto il peso dell’accoglienza dei migranti sull’Italia”.

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