Parlamento Ue: scontro Juncker-Tajani. Imbarazzo di Weber (Ppe), Pittella (S&D) richiama il presidente della Commissione

(Strasburgo) Le parole del presidente della Commissione Ue rivolte questa mattina all’Europarlamento (“siete ridicoli”) stanno rimbalzando fra aule e corridoi di Strasburgo. Juncker lamentava il fatto che l’aula fosse praticamente vuota mentre il premier maltese Muscat riferiva gli esiti del semestre di presidenza del Consiglio. Ai toni sopra le righe di Juncker, il presidente dell’Assemblea, Antonio Tajani, lo richiamava al rispetto dell’emiciclo: “Moderi i termini, non le consento di usare questo linguaggio; è il Parlamento che controlla la Commissione, non il contrario”. A Manfred Weber, capogruppo dei Popolari (Ppe) al Parlamento europeo, la stessa famiglia politica di Tajani e Juncker, il Sir domanda: cosa ne pensa dello scontro in aula? Eccesso di toni da parte di Juncker? Problema reale quello della presenza in aula dei deputati? Da parte di Juncker un messaggio distruttivo verso la credibilità dell’Europarlamento? “Sono in contatto sia con Tajani che con Juncker per chiarire la questione – si limita a dire Weber –. Poi presenteremo una posizione ufficiale”. Di altro avviso il capogruppo dei Socialisti e democratici (S&D), Gianni Pittella: “Juncker poteva evitare certi toni. Del resto penso che tutti siamo chiamati a onorare il nostro lavoro. Vorrei però che Juncker tenesse lo stesso atteggiamento quando si trova al Consiglio europeo: quando i leader sono riuniti e non decidono nulla, dovrebbe avere il coraggio di alzarsi e andarsene per protesta”.

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