Ospedale Bambino Gesù: Raponi (direttore sanitario), “in trapianto midollo tecnica innovativa abbatte rischi mortalità”

All’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma nel 2016 sono stati registrati 80.015 accessi al pronto soccorso (di cui 412 trasporti d’emergenza neonatale e 81 elitrasporti) e 1.696.279 prestazioni ambulatoriali (+50% negli ultimi 5 anni); 27.058 tra procedure chirurgiche e interventistiche. Sono 6.947 i ricoveri ordinari, il 28% dei quali per pazienti provenienti da fuori regione e il 13,5% per bambini di nazionalità straniera; 102 i casi umanitari di pazienti stranieri presi in carico dall’Ospedale. Lo rivela la Relazione sanitaria e scientifica 2016 che sarà presentata questa sera, per il secondo anno consecutivo, presso la Pontificia Accademia delle Scienze. “La sempre maggiore specializzazione nell’alta complessità – si legge nel documento – ha fatto sì che il peso medio dei ricoveri nel 2016 fosse di 1,04 contro una media nazionale dell’0,80”, tuttavia, nonostante la presa in carico di pazienti con casistiche sempre più complesse aumenti il rischio di infezioni ospedaliere, il tasso di queste ultime si è drasticamente ridotto passando dal 7.6% del 2006 all’1.8% del 2016 (-76% in 10 anni). Fra i risultati raggiunti durante l’ultimo anno “la conferma dell’accreditamento istituzionale delle sedi di Palidoro e Santa Marinella”, afferma il direttore sanitario, Massimiliano Raponi. In ambito trapiantologico Raponi evidenzia “l’adozione di una innovativa tecnica per il trapianto di midollo dai genitori, che, mediante l’introduzione di un cosiddetto gene ‘suicida, abbatte i rischi di mortalità”.

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