I segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa esprimono il loro “grande rammarico” per la mancata esecuzione della sentenza del 23 gennaio 2013 della Corte d’Appello di Ploiesti, attraverso la quale veniva richiesto al sindaco di Bucarest di avviare, condurre e seguire tutti i lavori di demolizione del colosso Cathedral Plaza e di ripristinare lo spazio secondo la sua precedente destinazione (parco pubblico). È quanto si legge nel comunicato finale che è stato diffuso questa mattina dal Ccee al termine dell’incontro dei segretari generali delle Conferenze episcopali europee che si è svolto a Bucarest, in Romania, dal 30 giugno al 3 luglio. “Quella dell’immobile definito ‘Cathedral Plaza’ – spiega nel comunicato il Ccee – è una vicenda dolorosa che vede coinvolti molti attori. La sua costruzione, che ha intaccato la stabilità della stessa cattedrale cattolica, è stata sin dall’inizio osteggiata dalla Chiesa cattolica. L’inadempimento della sentenza summenzionata testimonia il clima di sospetto sullo Stato di diritto che vuole essere la Romania”.