Siria: “Un ponte per…”, al via “Safe” per l’assistenza sanitaria ai feriti di Raqqa

È cominciato un progetto di assistenza sanitaria per i feriti di guerra a Raqqa, in Siria. Si chiama “Safe”, il piano emergenziale con il quale l’Ong italiana “Un ponte per…”, grazie a fondi europei, garantirà cure a oltre 3mila civili feriti in guerra per i prossimi 8 mesi. L’assistenza è rivolta alle persone intrappolate nella città roccaforte dello Stato Islamico. Saranno acquistate 15 ambulanze. A bordo, personale specializzato. Sarà garantito sostegno a 11 squadre di medici e operatori sanitari. Saranno tre i punti di stabilizzazione dei feriti da realizzare alle porte di Raqqa, luoghi in cui sarà possibile prestare le prime cure ai feriti prima di trasferirli negli ospedali più vicini in modo da aumentare le loro possibilità di sopravvivenza. “L’iniziativa è stata messa a punto perché i pochi presidi presenti sono lontani rispetto al fronte dove si svolgono i combattimenti – spiega l’Ong in una nota -. Migliaia di civili si trovano in queste ore privi di assistenza. Obiettivo di ‘Safe’ è quello di spingersi sulla linea del fronte attraverso l’invio di ambulanze e team specializzati”. Sono previsti servizi a disposizione anche degli operatori sanitari locali impegnati in prima linea. A loro sarà garantita formazione sulle tecniche di primo soccorso psicologico, sulla gestione di vittime civili in luoghi di conflitto, sulle modalità di decontaminazione in caso di attacchi chimici e sui comportamenti da tenere in zone minate.

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