Minori in difficoltà: mons. Galantino, la Calabria è “una terra attenta agli ultimi e capace di farli sentire primi”

“Siamo tornati a Montegiordano perché c’è gente che ci ha cercato, la quale ancora una volta dimostra coi fatti che la Calabria è una terra accogliente anzitutto per quanti non ce la fanno da soli. E i nostri bambini rumeni, alcuni con le famiglie che li hanno adottati, hanno tanto bisogno d’aiuto, d’un sorriso e una mano tesa”. Lo afferma mons. Nunzio Galantino, vescovo emerito di Cassano all’Jonio e segretario generale della Cei, in Calabria per essere accanto ai bambini sottratti agli stenti, alla malattia e spesso alla morte, dalla fondazione “Bambini in emergenza” creata da Mino Damato e ora curata da sua moglie Silvia Saini. In un’intervista oggi alla “Gazzetta del Sud”, Galantino ricorda che quella di Montegiordano è “un’esperienza molto bella che cerca di dare un senso alla vita, all’esperienza, alla storia purtroppo fragile e provata di molti bambini. L’accoglienza della Calabria, di Montegiordano, della diocesi di Cassano a questi bambini, è il segno d’una terra che ancora una volta conferma d’essere attenta agli ultimi e capace di farli sentire primi”.

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