Card. Bassetti: “tra molti cattolici si percepisce un bisogno di una nuova rappresentanza del mondo cattolico” in politica

“Non è assolutamente sbagliato essere visibili nella società. Penso, però, che ci siano due equivoci di fondo. Il primo riguarda la presenza dei cattolici sulla scena politica: dall’unità d’Italia ad oggi, i cattolici hanno fatto politica in modi diversi e non solo attraverso la Dc”. Lo afferma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano “la Repubblica”. “Le forme politiche variano a seconda dei periodi storici e non c’è solo quella del partito unico. Senza dubbio, però, oggi tra molti cattolici si percepisce un bisogno, che a volte è un’aspettativa, di una nuova rappresentanza del mondo cattolico. Questo rimane un serio argomento di riflessione per il futuro”. Il secondo equivoco individuato da Bassetti “riguarda la visibilità nella società: a me sembra che, nel vissuto quotidiano degli italiani, i cattolici siano estremamente presenti. La Chiesa italiana nonostante non sia più quella di un tempo è ancora una Chiesa viva e radicata sul territorio. Penso alle parrocchie, ma anche ai movimenti, agli oratori, alle scuole, agli asili, alle attività sportive, alle misericordie, alle mense dei poveri, alle Caritas e ad una miriade di altre opere sociali e religiose. Semmai tutte queste attività del mondo cattolico non sono visibili nei media, ma questo è tutto un altro problema”.

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