Svimez: Roma (sociologo), inseguire il Nord non serve, le città del Sud devono fare “sistema” per creare sviluppo

“Dobbiamo domandarci se sia ancora utile continuare nell’inseguimento Nord-Sud. Almeno a livello di organizzazione urbana proverei a esplorare un’altra strada: il sistema delle città del Sud come motore di sviluppo del Mezzogiorno”. Lo ha affermato il sociologo Giuseppe Roma nel corso del seminario promosso oggi a Roma dallo Svimez e dalla Rivista giuridica del Mezzogiorno, sul tema “Città e connessioni territoriali per il Mezzogiorno”. Secondo lo Svimez “il rilevante livello di interconnessione e l’apertura dei mercati, l’assenza di protezioni nazionali e l’ipercompetizione geografica, hanno portato le strutture urbane a concentrare competenze, investimenti e know-how”. Questo avviene anche in Italia dove, “al perdurante divario macro-territoriale fra Centro-Nord e Mezzogiorno si sta affiancando anche un’ulteriore disuguaglianza relativa ai territori metropolitani localizzati nell’area centro-settentrionale e l’emarginazione dai grandi flussi internazionali delle pur rilevanti metropoli meridionali”.
A fronte di questa situazione, nel suo intervento Roma ha insistito sulla necessità di “interconnettere di più il sistema urbano meridionale”, che si presenta come un ellisse con due fuochi – Napoli e Palermo – individuando anche un asse secondario orizzontale (ipotizzato a titolo esemplificativo come Sassari-Lecce). Il tutto però “dandosi un disegno complessivo anche nazionale” (di qui la suggestione di un “ministro delle città”) perché “il localismo alimenta le disuguaglianze e fa vincere sempre i più forti”.

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