Migrazioni: vertice a Parigi tra Francia, Italia e Germania. Nel documento finale anche rimpatri e politica di asilo

Una serie di misure “per offrire maggiore sostegno all’Italia e contribuire a contrastare il flusso migratorio” sono state definite a Parigi, nella riunione tra i ministri degli Interni di Germania, Italia e Francia, presente il commissario Ue alle migrazioni, Dimitri Avramopoulos. L’elenco delle proposte, che affrontano alcuni dei più urgenti empasse che ostacolano il lavoro dei Paesi più direttamente coinvolti nell’emergenza migratoria, sono state rese note in una dichiarazione appena diffusa da Bruxelles. Il primo tra gli impegni che i quattro di Parigi chiederanno ai colleghi ministri degli interni dei 28 che si riuniranno a Tallin il 6 e 7 luglio prossimo, sarà di “lavorare su un codice di condotta per le Ong, redatto e presentato dall’Italia, per migliorare il coordinamento con le Ong operanti nel Mediterraneo”. E poi si proporrà di “migliorare il sostegno alla guardia costiera libica, aumentando le attività di formazione e fornendo un ulteriore sostegno finanziario, assicurando un attento monitoraggio delle attività”. “Sostegno aggiuntivo” è richiesto per “l’Organizzazione internazionale per la migrazione e all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr)” per consentire ai centri libici di “raggiungere norme internazionali in termini di condizioni di vita e di diritti umani”.
Tra gli impegni che il vertice di Tallin dovrebbe sottoscrivere anche di “incoraggiare l’esame di possibili opzioni concrete per rafforzare i controlli alle frontiere del confine meridionale della Libia al fine di impedire flussi migratori irregolari”; ciò dovrà avvenire “in stretto coordinamento con i Paesi limitrofi della Libia”. L’Ue è invitata altresì a “rafforzare la strategia sui rimpatri, sfruttando appieno le capacità offerte dall’Agenzia europea per la frontiera e la guardia costiera (Frontex)” nonché a “riesaminare una politica dei visti coordinata e concordata nei confronti dei Paesi terzi al fine di ampliare i tassi di riammissione ove necessario”. I ministri che si sono riunti a Parigi chiedono infine di “utilizzare a pieno regime e accelerare lo schema Ue concordato per i reinsediamenti al fine di rafforzare il trasferimento delle persone che hanno bisogno di protezione”. Durante la riunione Francia e Germania si sono anche impegnate ad “aumentare i loro sforzi” rispetto alle quote definite di reinsediamenti.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy