Malattie infettive: Università Cattolica, l’esperienza dei corsi intensivi internazionali raccontata sulla rivista “Medical Teachers”

Da quattro anni la sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ospita un corso specialistico di malattie infettive, “tema caldo – si legge in una nota – per la salute pubblica globale causato anche da fenomeni migratori in atto”. Il progetto prevede “un corso tenuto in lingua inglese da docenti internazionali”, viste “la necessità e l’utilità dello studio delle malattie infettive secondo un curriculum universitario comune per far fronte alle sfide che derivano dal processo in atto di globalizzazione e migrazione di soggetti nativi in aree geografiche diverse dall’Europa con patologie infettive proprie dell’area di provenienza”. L’esperienza del progetto pilota, lanciato dalla Cattolica in collaborazione con l’Università della Sorbona di Parigi e tenuto anche nelle sedi di Edimburgo e Anversa, “è stata descritta – prosegue la nota – sulla rivista scientifica ‘Medical Teachers’, che è collocata al 5° posto sulle 40 riviste internazionali che trattano di pedagogia medica”. “L’idea di organizzare dei corsi intensivi internazionali basati sullo scambio dei docenti più che degli studenti”, spiega Federica Wolf, docente di patologia generale presso la Cattolica di Roma e tra gli ideatori del progetto, “nasce durante un programma europeo di cooperazione con un gruppo di prestigiose Università (Anversa, Berlino, Stoccolma-Karolinska, Budapest, Parigi, Roma) che si propongono di abbattere le barriere culturali e linguistiche dei singoli Paesi europei per promuovere l’armonizzazione della formazione medica e di conseguenza accrescere le opportunità di lavoro”. Coinvolti 30 studenti volontari, del 3° e del 4° anno del corso di laurea in medicina e chirurgia.

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