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Germania: Consiglio internazionale dei cristiani ed ebrei (Iccj). Card. Marx, “nella Chiesa cattolica tradizione e riforma insieme”

La storia del popolo di Dio è sempre una storia di nuovi inizi che “ci ricorda nel presente ciò che forse è stato dimenticato. Per questo tradizione e riforma sono concetti che valgono contemporaneamente, sia per le chiese sia per gli altri gruppi sociali”. Così ha affermato il presidente della Conferenza episcopale tedesca, card. Reinhard Marx, intervenendo alla riunione annuale del Consiglio internazionale dei cristiani ed ebrei (Iccj), in corso a Bonn sul tema “Martin Lutero e 500 anni di tradizione e riforma nell’ebraismo e nel cristianesimo”. Chiamato a esprimere il punto di vista cattolico sul binomio “tradizione e riforma”, Marx ha affermato che “una comunità di fede che non si occupa in modo critico della propria storia, è incapace di dialogo”. Così lo sforzo compiuto dal Concilio di confrontarsi con la Parola di Dio ha segnato per la Chiesa cattolica l’inizio del dialogo con le altre religioni. Cristiani ed ebrei insieme ritengono la tradizione “un processo dinamico o, in termini biblici, un cammino di fede nella storia”, e ciò li impegna entrambe a “mantenere viva la testimonianza della rivelazione”. Quanto agli “elementi vincolanti della tradizione”, Marx ritiene “possono essere identificati solo in un processo ecclesiale di comunicazione”: il recente Sinodo sulla famiglia è esempio di “ricerca ecclesiale di tradizione vincolante”. “La Chiesa cattolica è sia una chiesa della tradizione sia della riforma. Vuole e deve essere una chiesa della riforma, perché è una chiesa della tradizione”, ha concluso.

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