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Ue: Commissione richiama la Polonia sulla riforma del sistena giudiziario. “Minaccia sistemica allo stato di diritto”

(Bruxelles) La Commissione europea invia una nuova, terza “Raccomandazione sullo stato di diritto” alla Polonia in cui “sostanzia le sue gravi preoccupazioni sulla programmata riforma del sistema giudiziario”. Lo rende noto una comunicazione diffusa da Bruxelles, al termine della riunione del Collegio dei commissari. Secondo la Commissione infatti la riforma “amplifica la minaccia sistemica allo stato di diritto già identificato” nelle segnalazioni effettuate dalla Commissione nel gennaio e dicembre 2016. La richiesta alle autorità polacche è di “affrontare questi problemi entro un mese” e nello specifico di “non prendere alcun provvedimento” che porti alla dimissione dei giudici della Corte suprema. Se ciò invece avverrà, la Commissione “è pronta ad attivare immediatamente la procedura secondo l’articolo 71, vale a dire una notifica formale da parte dell’Ue, sostenuta da quattro quinti degli Stati membri nel Consiglio dei ministri”, spiega la nota di Bruxelles. La Polonia “non ha ancora sciolto le preoccupazioni identificate” nei due provvedimenti del 2016, ma addirittura ha compiuto passi ulteriori che “aggravano la preoccupazione sull’indipendenza del potere giudiziario”. Due dei quattro provvedimenti contestati, adottati dal parlamento polacco, sono al momento sotto veto del presidente Duda. È pronta invece a Bruxelles una lettera per avviare la procedura di infrazione non appena la Legge sulle corti ordinarie dovesse essere pubblicata.

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