Sicurezza: Commissione Ue, progressi nella lotta al terrorismo, ma permangono “sfide e lacune”. Minacce online e radicalizzazione

(Bruxelles) Scambiare informazioni, combattere il finanziamento del terrorismo e proteggere i cittadini europei online: sono alcuni degli obiettivi perseguiti dall’Ue per realizzare una maggiore sicurezza in Europa. La nona relazione sui progressi dell’Unione sulla sicurezza, pubblicata oggi, evidenzia “le recenti iniziative volte a prevenire il finanziamento del terrorismo attraverso il traffico illecito di beni culturali e a migliorare l’interoperabilità dei sistemi d’informazione dell’Unione europea”; la relazione sottolinea “lacune e sfide cui è necessario far fronte”. “L’attuazione incompleta delle politiche in vigore – si legge in una nota – resta un problema irrisolto, come anche l’evoluzione delle minacce (radicalizzazione, criminalità informatica)”: nell’insieme, “questi elementi potrebbero richiedere modifiche degli strumenti in vigore”. Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione, ha dichiarato: “Nell’attuale contesto di sicurezza in rapido cambiamento è necessario intensificare gli sforzi per ottenere risultati su tutti gli elementi essenziali e accelerare i lavori per pervenire a un’autentica ed effettiva Unione della sicurezza. La frammentazione ci rende tutti vulnerabili; l’unità e la fiducia, grazie ad una cooperazione più intensa e a un più agevole scambio di informazioni tra Stati membri, sono l’unico modo che permette all’Ue di apportare un concreto valore aggiunto e dare sicurezza ai cittadini europei”.
Secondo la relazione, negli ultimi mesi “i progressi sono stati costanti, in particolare con le nuove norme proposte nel luglio 2017 sul traffico di beni culturali, ed è stato raggiunto un accordo per registrare i dati di ingresso e uscita dei cittadini di Paesi terzi che attraversano le frontiere esterne dell’Ue”. Si sono intensificati i lavori sulla lotta alla radicalizzazione su internet “grazie a un piano che prevede nuove misure intese a individuare e rimuovere i contenuti illegali di stampo terroristico online”. In una rinnovata attenzione per la protezione degli obiettivi non strategici “le forze speciali belga e olandese hanno simulato attacchi terroristici sincronizzati in scuole pubbliche”; le esercitazioni “hanno fornito preziosi insegnamenti sulla preparazione di fronte ad una crisi”.

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