Rosario Livatino: è morta la professoressa Ida Abate, prima biografa del giudice

Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia nel 1990

Dopo alcuni mesi di malattia e sofferenza, lunedì 24 luglio, nella sua abitazione di Canicattì, è morta la professoressa Ida Abate, 91 anni, prima biografa del giudice Rosario Livatino, che era stato suo alunno al Liceo “Ugo Foscolo”. Il giorno successivo, nella parrocchia di San Domenico, si sono tenuti i funerali alla presenza di un’assemblea molto numerosa e di diversi sacerdoti. Sul settimanale di Agrigento “L’Amico del Popolo”,  Carmelo Petrone ne ricorda l’impegno sociale ed ecclesiale: “Ha abbracciato l’ideale francescano e lo ha vissuto sino alla fine in modo integro e fedele”; “si è dedicata instancabilmente all’insegnamento delle lingue classiche per diversi decenni” e “ha formato generazioni di giovani che, una volta diventati adulti, hanno assunto responsabilità importanti in diverse professioni”. Tra questi Rosario Livatino del quale, dopo la morte, si è dedicata a fare conoscere vita e opere, sostenendo, sin da subito, che nel suo sacrificio vi fossero gli estremi per intraprendere una causa di beatificazione. Il suo impegno esemplare, riferisce ancora Petrone, è stato evidenziato nell’omelia da don Baldo Reina che ha presieduto i funerali in rappresentanza dell’arcivescovo, card. Francesco Montenegro impossibilitato ad essere presente. “Con la prof. Ida – scrive Petrone – se ne va una grande donna, una cristiana che ha impreziosito la nostra diocesi con un contributo di intelligenza e di testimonianza di grande spessore”. Per don Giuseppe Livatino – postulatore della causa di beatificazione del servo di Dio Rosario Angelo Livatino – “a Ida Abate si ascrive il grande merito di aver fatto conoscere la testimonianza coerente di Rosario Livatino in moltissime manifestazioni celebrate in tutta Italia. L’allora vescovo mons. Ferraro – dice don Livatino – affidò a lei, nel 1993, il compito di raccogliere testimonianze sul giovane giudice e nel 1995 e approvò lo statuto dell’associazione Amici del giudice Rosario Angelo Livatino – di cui fu presidente per molti anni – che nel 2011 è diventata actor causae del Processo di canonizzazione che si sta concludendo proprio in questi giorni nella sua fase diocesana”.

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