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Padre Jacques Hamel: il presidente Macron, “i due terroristi hanno creduto di seminare sete di vendetta ma hanno fallito”

“Assassinando padre Hamel ai piedi dell’altare i due terroristi hanno creduto di seminare tra i cattolici di Francia la sete di vendetta e rappresaglia. Ed hanno fallito. Le mie prime parole saranno quindi per ringraziare la Chiesa di Francia, mons. Lebrun qui presente, i cattolici di Francia, le suore di San Vincenzo de’ Paoli e, in particolare, le suore che erano presenti quel giorno, coraggiose, i parrocchiani. Ringrazio tutti per aver trovato nelle loro fede e nella preghiera la forza del perdono”. È cominciato così il discorso che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha pronunciato questa mattina alla inaugurazione di una “Stele repubblicana per la pace e la fraternità” che è stata istallata nel comune di Saint-Etienne-du-Rouvray in memoria di padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso un anno fa da due giovani terroristi mentre celebrava la Messa. Il presidente Macron ha poi esteso il suo ringraziamento anche a tutti gli abitanti della piccola cittadina della Normandia per “aver donato a tutta la Francia lo stesso esempio, per aver rifiutato questa sete di vendetta e rappresaglia e aver scelto insieme fin dal primo momento di intraprendere un cammino di pace”. In questo tempo “turbolento” della storia di Francia, un Paese messo alla prova dal terrorismo e anche da “persecuzione”, c’è bisogno di “artigiani di pace”. E “l’esempio di pacificazione che avete offerto alla Francia – ha aggiunto Macron – chiama tutta la nostra gratitudine. Questi assassini volevano seminare la paura nei francesi già fortemente provati dall’attentato del 14 luglio a Nizza, e grazie a voi, hanno fallito”. Hanno ricordato a tutti i francesi che la Repubblica non è “il regno del relativismo” e che “al cuore delle nostre leggi, dei nostri codici, forgiata dalla nostra storia c’è una parte che non si negozia, una parte sulla quale non cediamo, una parte sacra: questa parte è ciò che ci rende umani, è l’amore, la speranza, il dono di sé, il gusto dell’altro. Di tutto questo padre Hamel è stato l’incarnazione”. “Un anno fa – ha concluso Macron – avete dato questo esempio a tutta la Francia, e senza diminuire l’orrore vi dico, qui e oggi che il martirio di padre Hamel non è stato inutile. Il suo viatico sarà la forza del suo messaggio e della vostra dignità”, spingere i francesi ad essere “ciascuno più fedele ancora a ciò che noi siamo, più fedele ancora a ciò che loro hanno voluto distruggere”.

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