Migranti: p. Boscaini (comboniano), “ai ragazzi che partono per l’Europa consiglierei di rimanere in Africa”

“Rimanete in Africa. Se fossi ancora là, questo consiglierei ai ragazzi che partono o vorrebbero partire per raggiungere l’Europa”. È quanto affermato padre Elio Boscaini, comboniano per anni in missione tra Ruanda, Burundi, Ghana, Benin e Togo, in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale diocesano “Verona fedele”. Ritornato alla Casa madre dei Comboniani, a Verona, se fosse ancora in Africa, padre Boscaini sarebbe “tra quelli che dicono no: non partite. Non li incoraggerei, anzi: farei di tutto per convincere quei ragazzi a rimanere nel loro Paese”. “Pur nella consapevolezza – aggiunge – che là, per tutte quelle persone, non c’è futuro”. Su quanti sbarcano sulle nostre coste, il comboniano osserva che “da noi non arrivano i più poveri, i miserabili: altrimenti sbarcherebbero a milioni”. “Vengono quanti hanno quel minimo di possibilità di mettere insieme del denaro per pagare i trafficanti e partire”, spiega. Per Boscaini, “nel loro guardare all’Europa, i giovani africani vedono opportunità che dove si trovano non avrebbero. Scorgono quella libertà – prosegue – che nel luogo in cui vivono non è detto sia loro garantita”. Rispetto all’opera dei comboniani in Africa, il missionario rileva come sia una presenza “efficace e che sta dando da decenni i suoi frutti, sebbene non siano così visibili né evidenti. Sono attività che riescono a migliorare la qualità della vita delle persone”.

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