Migranti: Human Rights Watch, rapporto “Come vivere all’inferno” su abusi della polizia a Calais. Spray al peperoncino sui profughi

“Come vivere all’inferno” è il titolo del rapporto pubblicato da Human Rights Watch sugli “abusi della polizia contro bambini e adulti migranti a Calais”. Nove mesi dopo la chiusura del campo di migranti di Calais, la cosiddetta “giungla”, ci sono “tra i 400 e i 500 richiedenti asilo e altri migranti che vivono sulle strade e in aree boschive attorno e nella città del nord della Francia”, spiega il rapporto di circa 40 pagine. Basandosi sulle testimonianze di oltre 60 persone, Human Rights Watch denuncia che “la polizia a Calais e in particolare le Compagnies républicaines de sécurité, usano regolarmente spray al peperoncino sui migranti mentre dormono o in circostanze in cui non costituiscono minaccia”. Lo spargono su sacchi a pelo, coperte e indumenti “o li confiscano”; a volte anche sul cibo e sull’acqua. Questi “abusi hanno un impatto negativo sull’accesso ai servizi per l’infanzia e sul desiderio e la possibilità dei migranti di fare richiesta di asilo”. Il Rapporto definisce il comportamento della polizia come “abuso di potere, una violazione della proibizione di trattamenti inumani o degradanti o di punizioni” e una “ingiustificabile interferenza con i diritti dei migranti al cibo e all’acqua”. La denuncia è rivolta anche alle autorità che hanno “chiuso gli occhi” nonostante fossero stati segnalati gli abusi della polizia che avrebbero anche avuto come obiettivo operatori umanitari durante le distribuzioni di aiuti o nel tentativo di denuncia della situazione.
Le autorità locali e il ministro degli interni ordinino “subito e inequivocabilmente” alle forze di polizia di “non usare spray al peperoncino o altre misure sui migranti che dormono o in circostanze in cui l’uso della forza è sproporzionato a obiettivi legittimi”. È la prima delle richieste contenute nel Rapporto di Human Rights Watch. Inadempienti sono le autorità locali rispetto all’ordinanza di giugno di “installare punti di distribuzione dell’acqua, servizi igienici e docce” e di “prendere provvedimenti per proteggere i diritti di richiedenti asilo e migranti”, segnala il Rapporto, che al ministro degli Interni chiede di istituire uno sportello a Calais o comunque facilitare le domande di asilo per le persone nella zona. Il Governo è sollecitato a “tenere fede agli obblighi della direttiva Ue sull’accoglienza” anche in collaborazione con le associazioni umanitarie attive nella zona. Una preoccupazione sono i tanti “minori non accompagnati”, che devono essere “identificati, informati sui loro diritti d’asilo, ricevere sostegno legale e avere accesso a centri di accoglienza adeguati”. Il Rapporto contiene le testimonianze di oltre sessanta persone ripetutamente oggetto dei controlli e dei soprusi delle forze di Polizia: “Se ci prendono mentre dormiamo, ci buttano lo spray addosso e prendono le nostre cose. Lo fanno ogni due o tre giorni”.

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