Ecumenismo: Sae, una rabbina e una teologa musulmana a confronto sulle donne “nel futuro delle religioni”

“Le donne nel futuro delle religioni”. Questo il tema della tavola rotonda che ha caratterizzato il terzo giorno del convegno del Sae, in corso ad Assisi fino al 29 luglio. Protagoniste dell’appuntamento: Francesca Cocchini, docente di storia del cristianesimo alla “Sapienza” di Roma e membro della Commissione di studio sul diaconato delle donne istituita da Papa Francesco; Barbara Aiello, rabbina americana fondatrice della sinagoga “Ner Tamid (Luce eterna) del Sud” di Serrastretta, in Calabria; la teologa musulmana Nibras Breigheche, docente di diritto islamico, membro del direttivo dell’associazione donne musulmane in Italia (Admi) e tra i fondatori dell’Associazione imam e guide religiose in Italia. “Nella successione della storia a momenti di luce sono sopraggiunti secoli di buio e tentativi di tornare alla luce attraverso riforme nelle religioni e per iniziativa delle donne”, ha detto Aiello: “Oggi, a fronte di istituzioni a conduzione prevalentemente maschile, ci sono chiese e realtà religiose come l’ebraismo riformato ‘liberal’ dove ci sono donne rabbine e realtà islamiche dove ci sono guide religiose femminili. E c’è una terra comune tra donne della stessa religione e di religioni diverse, che è la vita spirituale attraverso la quale è possibile per noi lavorare insieme per portare il bene nel mondo”. Dopo i gruppi di studio e i laboratori pomeridiani, la giornata si chiude stasera all’interno della basilica di Santa Maria degli Angeli, davanti alla Porziuncola, per l’Inno Akathistos presieduto dall’arciprete ortodosso romeno George Vasilescu, con la partecipazione dei monaci di Bose residenti a San Masseo, in Assisi.

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