Reliquie San Nicola in Russia: mons. Cacucci (Bari-Bitonto), “esperienza di ecumenismo di popolo”

“L’esperienza vissuta in Russia è andata oltre qualsiasi previsione e grande è stata l’accoglienza e continua la sensibilità manifestata da parte delle autorità religiose russe e del popolo. Ed esiste già un rapporto di fraternità e amicizia che siamo certi si consoliderà ulteriormente”. Così l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, commenta al Sir la conclusione del trasferimento temporaneo in Russia delle reliquie di san Nicola che, nella giornata di venerdì 28 luglio, torneranno a Bari. L’iniziativa rimanda all’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill a Cuba: “Quell’incontro è stato una pietra miliare”, afferma Cacucci. Secondo l’arcivescovo, “l’ecumenismo ha un futuro se diventa sempre più un ecumenismo di popolo. Se invece è legato solo ai vertici non credo possa avere dei risultati significativi”. “Credo che, da dopo il Concilio – osserva Cacucci – non ci sia stata un’esperienza di ecumenismo di popolo come quella vissuta grazie alle reliquie di san Nicola. È questa la direzione dell’ecumenismo del futuro”. “Dobbiamo ancora capire insieme al Patriarcato – aggiunge – quali saranno i gesti concreti da fare per sviluppare ancora di più questa amicizia. Non è però il caso di accelerare con gesti eclatanti. Sono convinto che l’ecumenismo è segnato da singoli piccoli passi”. Grazie alle reliquie di san Nicola, “il dialogo che si è ulteriormente aperto tra le due Chiese può essere d’esempio su tutti i livelli, non solo quello religioso”. “Lo stesso Putin ha sottolineato che il ruolo delle Chiese in questa distensione internazionale è determinante. È inutile illudersi: il rapporto religioso è fondamentale anche per la pace del mondo”, conclude Cacucci.

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