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Irlanda: povertà infantile, appello da cinque associazioni. Garantire casa, istruzione e diritti

Cinque associazioni irlandesi, tra cui la San Vincenzo de’ Paoli, hanno presentato un appello al Governo perché “garantisca che il Bilancio 2018 contenga misure decisive per affrontare la povertà infantile”. Sono oltre 100mila i bambini in situazione di povertà (1 su 9) e 2.800 senza fissa dimora, oltre “alle migliaia che vivono in case inadatte, sovraffollate”; sono soprattutto i figli di famiglie monoparentali a fare più fatica. Lo hanno denunciato le associazioni presentando un Rapporto al Pre-Budget Forum, convocato dalla ministra per la protezione sociale Regina Doherty e dedicato ai bisogni dei bambini. Il Rapporto, che ora è all’attenzione delle autorità, contiene “chiare indicazioni per soluzioni pratiche”, fatte di “sostegno al reddito e investimenti in servizi statali di qualità”, elementi fondamentali per “ridurre la povertà infantile”. Le associazioni chiedono “accesso gratuito alla scuola primaria come diritto per ogni bambino”, poiché “l’istruzione sviluppa il potenziale dei bambini e consente loro di sfuggire alla povertà”. E poi investimenti per l’edilizia sociale e nel frattempo “sostegno per gli affitti” per evitare che “altre famiglie restino senza casa”. E ancora: investimenti in servizi come il “programma mense scolastiche”: lo scorso anno 102mila bambini hanno beneficiato durante l’anno scolastico della “mensa gratuita”. Saranno però solo “investimenti di lungo periodo e strategici” a far “progredire la riduzione della povertà infantile” e a fare “la vera differenza”.

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