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Abusi coro Ratisbona: mons. Voderholzer (vescovo), lettera a diocesi dopo rapporto su violenze bambini

“Il contributo più importante a questo lavoro è stato dato dalle persone coinvolte. A loro va il mio sincero ringraziamento perché, nonostante la sofferenza vissuta, si sono messi in contatto con i rappresentanti della diocesi, e in particolare con il signor Weber”. Lo scrive il vescovo di Ratisbona, mons. Rudolf Voderholzer, in una lettera del 22 luglio che ha chiesto fosse letta in tutte le celebrazioni domenicali di ieri in diocesi. Una lettera per affrontare un “tema molto serio che in questi giorni agita molti”, cioè la pubblicazione del Rapporto conclusivo, curato dall’avvocato Ulrich Weber, sui casi di violenze sui piccoli cantori del Regensburger Domspatzen, il rinomato coro di voci bianche della diocesi. È la “fine di un lavoro compiuto da un avvocato indipendente su incarico della diocesi” per “documentare” gli atti di violenza che si sono consumati, “fare luce” sulle “strutture” e i “contesti” che hanno “reso possibili o addirittura favorito” questi atti e “valutare” il lavoro che la diocesi dal 2010 sta già compiendo a riguardo. Si tratta di risultati “difficili da digerire anche per noi”, scrive il vescovo, ma il rapporto è stato accolto positivamente sia da “alcune vittime”, che hanno detto che “il rapporto li aiuterà a mettere pace in questo doloroso capitolo della loro storia”, sia dalle autorità competenti del Governo Federale.

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