Migranti: don De Robertis (Migrantes), “messaggio di paura e di chiusura” da Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca

“Un messaggio di paura e di chiusura. È il rifiuto di guardare la realtà del mondo in cui noi viviamo, che è una realtà tragica, dove a tanti esseri umani è negata non dico una vita dignitosa, ma la stessa possibilità di vivere, a causa delle guerre che purtroppo sono in crescita”. Lo afferma don Giovanni De Robertis, direttore della Fondazione Migrantes, in merito alla lettera che Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca hanno indirizzato al presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni per ribadire l’esigenza di proteggere le frontiere esterne dell’Ue. Quello che colpisce, spiega De Robertis, “è l’incapacità dell’Europa di affrontare insieme certamente questa fatica, questa sfida; ma accogliere un milione di profughi in un continente di 550 milioni di persone – il continente più ricco della terra – non sarebbe un’impresa impossibile se ci fosse una unità di intenti”. “Bisogna guardare la realtà così com’è – conclude -, non chiudere gli occhi e cercare le soluzioni più adeguate e rispettose della dignità umana”.

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