Terremoto in Grecia: Caritas italiana, “vicinanza, solidarietà e offerta di aiuto” alla Caritas locale

A poco più di un mese dal terremoto che ha sconvolto l’isola di Lesbo, un violento sisma si è abbattuto su Kos all’1.30 di notte, ora locale. La scossa tellurica, con epicentro tra la città costiera di Bodrum e le vicine isole greche, ha causato due vittime – un cittadino turco e uno svedese – e più di 100 feriti. Centinaia gli edifici danneggiati, molti in particolare del centro storico , tra cui l’antica moschea e la fortezza del 14° secolo situata all’ingresso del porto principale. “Secondo l’arcivescovo di Atene mons. Rossolatos, ordinario per le isole del Dodecanneso – riferisce un comunicato di Caritas italiana -, anche la Chiesa cattolica e le adiacenti strutture avrebbero subito dei danni , di cui non è ancora chiara l’entità”. Kos, come Lesbos, dal 2015 è al centro della rotta migratoria che dal Medio Oriente porta verso l’Europa attraverso le isole greche. Presente sull’isola colpita dal violento sisma un hot spot che attualmente ospita 2.875 migranti su una capienza massima di 1.178. Questi terremoti rappresentano un duro colpo anche per il turismo, fonte principale di reddito sia a Lesbos che a Kos, che proprio a causa dell’emergenza migranti, nel 2016 aveva subito un drastico calo, in una Grecia ormai allo stremo dopo oltre 7 anni di crisi economica. Già in occasione del sisma di Lesbos, ricorda la Caritas, Papa Francesco aveva espresso solidarietà alla popolazione locale con una offerta di 50mila euro, destinati attraverso la nunziatura apostolica in Grecia alla ricostruzione della scuola elementare di Polichnios e delle chiese ortodosse gravemente danneggiate. Caritas italiana,  da tempo accanto alla Caritas locale, grazie anche a fondi Cei 8xmille supporta le attività avviate a sostegno della popolazione migrante e sta promuovendo dal 2012 progetti per la popolazione greca nell’ambito dei “Gemellaggi solidali” avviati tra 16 Caritas diocesane italiane e le Caritas diocesane greche. Di qui la “vicinanza e solidarietà” di Caritas italiana “alla Chiesa locale con cui resta in contatto per monitorare la situazione e offrire il proprio aiuto”.

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