Stati Uniti: vescovi, perplessità sul documento di bilancio. “Nocivi e inaccettabili” tagli all’assistenza sanitaria

(da New York) – “Il bilancio di una nazione è un documento morale. Ridurre il disavanzo con tagli alle risorse destinate alle necessità primarie della persona metterà a rischio milioni di poveri”. Il vescovo Frank J. Dewane, presidente della Commissione Giustizia e lo Sviluppo Umano della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha espresso con queste parole la sua preoccupazione per la proposta di bilancio presentata alla Camera dei Rappresentanti, votata dalla Commissione deputata lo scorso 19 luglio. I vescovi stanno attentamente monitorando l’iter del bilancio e gli stanziamenti previsti per le persone più in difficoltà e hanno già scritto due lettere dettagliate ai membri del Congresso per scongiurare che i lavoratori e le famiglie già in difficoltà economiche siano ulteriormente penalizzati. Mons. Dewane ritiene “nocivi e inaccettabili “ i tagli all’assistenza sanitaria nota come Medicaid, il programma federale che assicura aiuti alle persone e alle famiglie con redditi bassi. Il presule denuncia, poi, che “gli incrementi costanti della spesa militare previsti nella risoluzione di bilancio sono possibili perché sono stati ridotti i fondi per i più bisognosi”. La Conferenza dei vescovi auspica un approccio bipartisan al voto di bilancio, come negli anni precedenti, dove “le proposte, pur imperfette, sono state più equilibrate nella scelta delle priorità dei cittadini”.

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