“L’oltraggio al monumento di Agrigento in ricordo di Rosario Livatino non merita commenti o aggettivi. Chi ne è l’autore sappia che rappresenta un ulteriore incentivo a seguire e a far conoscere l’esempio di rettitudine, di professionalità e di dedizione del magistrato del quale è in corso la causa di beatificazione: esattamente come il suo sacrificio, 27 anni fa”. Così il Centro studi “Rosario Livatino”, formato da magistrati, docenti universitari e avvocati, commenta il danneggiamento della stele che ricorda il giudice Rosario Livatino, nel luogo in cui – sulla strada che va da Canicattì ad Agrigento – il magistrato venne ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990. Il monumento venne fatto erigere dai genitori del giudice Livatino.