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Commissione Ue: “Il nostro personale sia valutato indipendentemente da età, sesso, orientamento sessuale o disabilità”

(Bruxelles) La Commissione europea ha introdotto nuove norme nella sua politica per le risorse umane: si è data l’obiettivo di avere al 1 novembre 2019 il 40% dei posti di responsabilità occupato da donne e ha introdotto una nuova “Carta della diversità e l’inclusione”. Le istituzioni Ue devono diventare “un posto di lavoro migliore per tutti”, comprese donne, disabili, gay e lesbiche, transessuali e personale più anziano, spiega una nota diffusa dalla Commissione oggi. Per ogni categoria la Carta dà indicazioni specifiche. Altro obiettivo è “valorizzare al meglio i talenti di tutti gli impiegati della Commissione”. Tra le misure per favorire le donne in posizione di responsabilità, la definizione di “obiettivi individuali per i vari dipartimenti quando si assumono nuovi Capi unità” e sollecitazioni a “cercare candidature femminili adeguate prima di procedere ad una nuova nomina”, per i dipartimenti che non rispettano la percentuale. “Vogliamo che il nostro personale sia valutato e accettato, indipendentemente dall’età, sesso, orientamento sessuale o disabilità”, ha commentato il commissario Gunther H. Oettinger, incaricato del bilancio e delle risorse umane. “Se ci baseremo su questa diversità, saremo più innovativi e offriremo risultati migliori per i nostri cittadini”. Le organizzazioni che hanno “una forza lavoro diversificata e sono inclusivi verso tutti, tendono a fornire risultati migliori, innovare di più e prendono decisioni migliori” si legge nella nota della Commissione.

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