Europa: Enrico Letta, “Papa ci richiama a nostra unicità e responsabilità”

“E’ impressionante come il primo Papa non europeo ci dica con insistenza: ‘Se certe cose, come la protezione dei migranti e dell’ambiente o dei diritti dei lavoratori, non le fate voi non lo farà nessuno’, come ci richiami all’unicità europea e alla responsabilità che abbiamo per diffondere i nostri valori”. A sottolinearlo è Enrico Letta (già presidente del Consiglio dei ministri), intervenuto alla Summer School Acting EurHope” in corso a Roma (fino al 22 luglio). “Il Papa venuto dalla fine del mondo ce ne dice di cotte e di crude sulla nostra eurotimidezza insistendo che invece il mondo ha bisogno dell’Europa”, chiosa Letta. Per questo, avverte, c’è però bisogno “di leadership europee capaci di sviluppare questi ragionamenti e di portarli avanti; leadership che non possono essere costituite da funzionari o da ‘perdenti’ a livello nazionale”. Per Letta ora “passa un treno straordinario e non prenderlo sarebbe un errore macroscopico. Settantatre parlamentari britannici non saranno più eletti alle prossime elezioni ma quei seggi non possono essere cancellati. Due possibilità: o una redistribuzione tra i paesi membri oppure una svolta che avverrebbe se andandosene 73 euroscettici britannici venissero eletti 73 parlamentari in un collegio unico paneuropeo. In questo modo ci sarebbe un dibattito politico vero sull’Europa che vogliamo, si formerebbero delle aggregazioni e si voterebbe su questo”.

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