Europa: De Siervo (giurista), “ci vogliono classi politiche più forti, più rappresentative”

“E’ fondamentale comprendere che le grandi scelte vanno fatte insieme, con dei sistemi politici più accettabili da popolazioni che sono abituate a selezionare la propria classe dirigente”. Ne è convinto Ugo De Siervo, già presidente della Corte costituzionale, intervenuto alla prima sessione della Summer School “Acting EurHope. Insieme per ridare speranza e futuro al progetto europeo”, promossa dall’Istituto di diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo” dell’Azione cattolica italiana in collaborazione con Caritas italiana, Focsiv e Missio (fino al 22 luglio). “Il progetto Europa: la storia e le idee” il tema della sessione. “Se il sistema politico europeo è troppo mediato – avverte De Siervo – diventa debole, non autorevole. E’ sintomatico che in tutti questi anni l’Ue non sia riuscita a sviluppare una politica estera o anche commerciale unitaria, comune. Ci vogliono classi politiche più forti, più rappresentative”. De Siervo ha quindi evocato uno dei “padri” dell’Europa, Alcide De Gasperi, che “parlava delle guerre interne all’Europa come di guerre civili, ossia all’interno di un unico corpo sociale e politico. Aveva in mente una cultura non cattolica ma che derivava dai valori cristiani e laici. Per lui l’Europa consisteva in una unione culturale di valori fondanti condivisi, importanti in un continente nel quale da almeno 500 anni c’erano da tre o quattro grandi guerre: la scelta dell’Unione europea era ritrovare l’unità intorno a valori accomunanti”.

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