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Europa: a Bruxelles un seminario tra organizzazioni religiose e politici sulla “resilienza”

Un seminario di dialogo tra rappresentanti di organizzazione religiose ed esponenti politici in Europa si è svolto il 12 luglio scorso a Bruxelles per “esplorare le differenti dimensioni della resilienza e come le organizzazioni religiose possano sostenerla”. Lo rende noto oggi un comunicato della Conferenza delle Chiese europee (Cec) che ha organizzato l’incontro insieme alla Commissione degli episcopati europei (Comece), il consiglio dei Quaccheri e la comunità Bahai. Punto di partenza la Strategia globale dell’Ue che pone tra gli obiettivi dell’Unione il rafforzamento della resilienza di Stati e società, definendola come “abilità a riformarsi, quindi resistere e riprendersi da crisi interne ed esterne”. “Dovrebbe implicare di più della costruzione di uno stato burocratico competente e coinvolgere attori a tutti i livelli”, è stato detto al seminario. Nella parte di mondo oggi maggiormente in difficoltà, “più della metà della popolazione è giovane e ciò va considerato dalle istituzioni europee nell’implementare la Strategia”, così come sono da coinvolgere maggiormente le organizzazioni religiose poiché diffuse e radicate nel mondo e poiché la “fede resta una forte guida per i comportamenti e una spinta motivazionale nelle comunità”. Secondo la Comece, la resilienza va compresa come “approccio incentrato sulla persona, focalizzato sull’essere umano, la famiglia e la comunità locale” e implementata per contribuire “allo sviluppo umano integrale e alla pace sostenibile”.

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