Cooperazione: Sudan, Italia per de-radicalizzazione ex ribelli

(LOOKOUT NEWS-DIRE-SIR) – (di Rocco Bellantone) Oltre che nell’ambito sanitario e nella gestione dell’emergenza profughi, l’Italia è impegnata in Sudan in un importante progetto focalizzato sulla de-radicalizzazione degli ex ribelli delle regioni meridionali del Paese: lo spiega Vincenzo Racalbuto, direttore della sede di Khartoum dell’Agenzia italiana per la cooperazione italiana allo sviluppo (Aics). “Soprattutto nello Stato del Nilo Azzurro – sottolinea Racalbuto – con Undp (United Nations Development Programme) finanzieremo un programma di circa un milione di euro per favorire il reinserimento nella società degli ex combattenti dell’ultima guerra tra nord e sud del Paese (conclusasi nel 2011 con il referendum che ha portato all’indipendenza del Sud Sudan, ndr). Sono in gran parte disabili, hanno perso gambe, braccia, occhi. Se rimanessero rinchiusi in casa, la frustrazione di non poter lavorare li porterebbe ad avvicinarsi più facilmente ad ambienti fondamentalisti. Per il bene di questo Paese, è importante creare anche per loro delle opportunità di lavoro”. (www.lookoutnews.it)

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