Ucraina: card. Sandri a Chiesa greco-cattolica, impossibile “accettare il silenzio calato su conflitto”. “Non vogliamo rassegnarci allo stallo della comunità internazionale”

“Sul piano umano e cristiano, l’amore per la verità che gli apostoli ci hanno affidato ci impedisce di accettare il silenzio calato sul conflitto in Ucraina, sulle sofferenze che ha arrecato a decine di migliaia di persone”. Lo ha affermato ieri il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, nell’omelia pronunciata nel corso della divina liturgia celebrata per la Festa dei dodici apostoli nella cripta della Cattedrale dell’esarcato di Kharkiv, in Ucraina. La Cattedrale dell’esarcato è in costruzione, mentre la cripta è ultimata. Nella celebrazione sono stati consacrati la Chiesa e l’altare, unto con il santo Myron. Secondo Sandri “non possiamo far finta di non vedere le vedove e gli orfani, i bambini che hanno difficile accesso alla prosecuzione degli studi, gli anziani che sopravvivono a stento, i giovani che sono chiamati alle armi”. “Sul campo – ha ammonito – non muoiono i potenti di turno, ma coloro che sono la promessa e il futuro di una nazione”. “Non vogliamo rassegnarci allo stallo della comunità internazionale, alla sfiducia nel rispetto degli accordi a suo tempo stipulati ma spesso sistematicamente violati”. “Vogliamo la pace – ha proseguito – e vogliamo essere trovati pronti a percorrere il cammino della riconciliazione, che in quanto tale va percorso insieme e non da soli”. “Ci esorta a farlo con la sua parola e i suoi gesti di carità Papa Francesco, che – ha ricordato – mi ha incaricato di portarvi il suo affetto, la sua vicinanza e la sua benedizione”. Per il cardinale “è la grazia che dobbiamo chiedere, perché le sole forze umane non basterebbero, quella di vincere il male con il bene”.

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