Evento all’ex Macello di Aversa: diocesi, “non è un matrimonio cattolico”

“Aldilà della somiglianza delle forme e dei riti utilizzati, quella che si tiene oggi nell’ex Macello, non è una celebrazione che annunci e condivida la dottrina cattolica del sacramento del matrimonio”. A precisarlo è la Curia di Aversa, in una nota in cui definisce il “matrimonio” in programma oggi presso gli ambienti della “Casa della cultura” del Comune di Aversa, comunemente conosciuta come “Ex macello”, tra la trans Alessia Cinquegrana e Michele Picone, “un evento teso a generare confusione e, probabilmente, mirato solo ad attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica”. Per questo, “nel rispetto della libertà di ciascun cittadino”, la Curia invita “tutti, e anzitutto i protagonisti di questo evento, a sviluppare una riflessione che vada oltre l’emotività e orienti le scelte personali con serena oggettività. Noi pensiamo, infatti, che tutti siano liberi di scegliere di aderire ad una Chiesa diversa da quella cattolica e di dichiararlo con franchezza, esprimendo liberamente il proprio vissuto di fede”. “Senza esprimere alcun giudizio sulla libertà delle persone che sono protagoniste dell’evento programmato per oggi”, la Curia vescovile di Aversa, “allo scopo di fugare ogni possibile confusione”, precisa che, “contrariamente a quanto pubblicizzato, nei locali dell’Ex Macello di Aversa non è mai esistita una ‘Cappella’ in cui siano stati celebrati riti religiosi (sarebbe stato più corretto parlare di una location che i protagonisti utilizzeranno per il loro scopo); per la particolare situazione dei protagonisti, e per le loro personali scelte di vita, il rito celebrato in quel luogo e in quella forma non è un rito della Chiesa cattolica; sicuramente il ministro presente a quella forma di celebrazione non è un ministro ordinato della Chiesa cattolica; sarebbe stato più corretto che si dicesse pubblicamente il nome della chiesa di appartenenza del ministro ed il rito che avrebbe seguito”.

Nella nota, la Curia ricorda inoltre che “la dottrina cattolica del sacramento del matrimonio consacra l’unione dell’uomo e della donna in una comunione di vita che, ad immagine di Dio, è naturalmente orientata al generare vita nuova”. “Altre forme di unione tra persone umane non possono essere equiparate al matrimonio”, prosegue la nota: “aderendo ad una dottrina diversa da quella proclamata ed insegnata dalla Chiesa cattolica e celebrandone i riti, i soggetti in questione si pongono fuori dalla comunione con essa”.

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