Incendi sul Vesuvio: Ciano (Ass. Ambiente e Salute), “venga qui il presidente Mattarella per fermare lo scempio”

Un invito al presidente della Repubblica ad andare a Ercolano, dove il Vesuvio è devastato dagli incendi, per fermare lo scempio. Lo rivolge Marianna Ciano, referente dell’Associazione Salute e Ambiente Vesuvio. “Oggi ci sono tre vasti incendi  – racconta al Sir -, nella zona di Trecase-Pompei, Ercolano e Ottaviano, dove nel pomeriggio c’è stato anche un incontro con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Il problema è che il fronte dell’incendio è molto esteso, si parlava nei giorni scorsi addirittura di tre chilometri. Io abito nella zona alta di Ercolano: stanotte non abbiamo dormito per il fumo e la preoccupazione che il fuoco potesse scendere fino a noi, anche se la Protezione civile e vigili del fuoco con le autobotti erano vicini alle abitazioni per intervenire in caso di pericolo”. Stamattina, ricorda, “hanno lavorato tre Canadair, nel pomeriggio c’è stato solo un elicottero per circa un’ora. Probabilmente l’incendio si sta dirigendo altrove: i mezzi vengono spostati dove c’è maggiore necessità di interventi”.

“La preoccupazione – prosegue Ciano – è che il fuoco possa raggiungere le tre discariche abusive sotto sequestro, dove sono presenti sostanze pericolose e nocive per la salute, presenti sul Vesuvio, nella zona nord di Ercolano, sulla strada che unisce la città a quella di San Sebastiano al Vesuvio”. Oggi, evidenzia la referente dell’Associazione Salute e Ambiente Vesuvio, “è una settimana che Ercolano brucia. Le persone sono stanche. Abbiamo scritto al prefetto, ma non abbiamo ancora avuto risposta. Ci vuole un azione più incisiva, magari dell’Esercito. Oramai vigili del fuoco e Protezione civile sono stremati. Stanno combattendo da una settimana su un fronte vastissimo, perché brucia tutto intorno al vulcano. Noi chiediamo ai sindaci di mobilitarsi per richiedere l’aiuto delle Forze armate. Abbiamo chiesto anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di venire qui per dare un messaggio forte che lo Stato c’è, non ci ha abbandonato”. Proprio oggi, conclude, “la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo di inchiesta sui roghi sul Vesuvio con l’accusa di incendio doloso”.

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