Festival filosofia: Bodei (Comitato scientifico), oggi domina “l’estetica della rete”

“Riflettere sulle arti in un’epoca di estetizzazione del mondo, dove il design esce dalle botteghe artistiche e invade città e regioni”. È questo, ha detto il filosofo Renzo Bodei, presidente del Comitato scientifico, uno degli obiettivi del Festival filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, in programma dal 15 al 17 settembre per riflettere sul significato di “arti” con oltre 50 relazioni magistrali affidate a grandi protagonisti del pensiero contemporaneo, mostre, concerti, spettacoli, letture, iniziative per bambini e cene filosofiche. La manifestazione, che lo scorso anno ha sfiorato le 200mila presenze e in sedici anni ha superato i due milioni, è stata presentata oggi a Roma, presso la sede dell’Associazione Stampa Estera. Quasi duecento, tutti gratuiti, gli appuntamenti della diciassettesima edizione, che vedrà come relatori, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Brunello Cucinelli, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, oltre allo stesso Bodei e a Tullio Gregory, autore del “menu” delle cene filosofiche. Tra gli stranieri, Gilles Lipovetsky, Jean Luc Nancy e Marc Auge. Il sociologo francese Lipovetsky, ha anticipato Bodei, teorico dell’ipermodernità e dell’iperindividualismo, parlerà di “capitalismo estetico”: la nostra epoca iperconsumistica, in altre parole, “si fonda su un mondo estetico di produzione, dove l’estetica è entrata nell’economia come forma di plusvalore”. Altro tema su cui si indagherà, nella tre-giorni emiliana, l’estetica della Rete.

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