Diocesi: mons. Tremolada a Brescia. “Ho subito cominciato ad amare la mia nuova comunità”. “Il vescovo Monari si è detto felice e questo mi conforta”

“Sono molto emozionato, spero che la diocesi di Brescia non rischi troppo”. Sono queste le prime parole da vescovo eletto di Brescia pronunciate da monsignor Pierantonio Tremolada durante l’annuncio della sua elezione nella curia arcivescovile di Milano. “Ho preferito mettere per iscritto questi pensieri perché purtroppo non possiedo lo stesso talento comunicativo del nuovo arcivescovo di Milano Delpini – ha scherzato mons. Tremolada -. Quando si diventa vescovi, si deve scrivere al Papa una lettera di proprio pugno per accettare la nomina. In questa lettera, io ho detto al Santo Padre che accettavo la sua decisione, in risposta alla grande fiducia che mi ha voluto dare. C’è poi anche qualcosa che non ho scritto al Papa, ma che ho pensato: ‘Speriamo che la diocesi di Brescia non rischi troppo con il mio arrivo’. Conosco bene i miei limiti, perciò il mio pensiero è accompagnato da una certa apprensione per questo nuovo incarico. Dal momento in cui mi è stato dato l’annuncio – ha proseguito mons. Tremolada visibilmente emozionato – ho iniziato ad amare la mia nuova diocesi. Ho subito provato a informarmi, ma davanti ai numeri che la contraddistinguono (sono oltre un milione gli abitanti, ndr) cresceva l’ansia. Mi sento come Abramo, costretto a lasciare la sua terra per andare in un’altra. Allo stesso tempo, però, conosco bene il vescovo Luciano Monari, il quale si è detto felice della mia nomina e questo mi conforta”. Tremolada ha aggiunto: “Devo lasciare una diocesi che tanto ho amato e ciò mi dispiace. Adesso, però, spero di diventare un tutt’uno con la chiesa che dovrò guidare. Per questo mi affido ai sacerdoti e alla loro bontà: cammineremo insieme nella luce del Vangelo”.

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