+++ Crollo intonaco duomo Acireale: mons. Raspanti, quando il bimbo ferito sarà dimesso “festeggeremo insieme con la famiglia in vescovado” +++

Un abbraccio da lontano, una telefonata affettuosa, una lode di ringraziamento a Dio e l’invito a continuare a pregare. Così mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, ha reagito alla notizia del risveglio del bimbo di un anno, rimasto ferito sabato scorso nel duomo per la caduta di intonaco dal tetto. Mons. Raspanti si trova a Roma, impegnato presso la Cei, motivo per il quale non è si è recato nella Città dello Stretto, come fatto già negli scorsi giorni, per stringersi accanto alla famiglia acese. Ha avuto la notizia attraverso un messaggio arrivato al suo cellulare alle 7.58 di questa mattina. Ad inviarlo il papà del piccolo, Massimo. “Monsignore Antonino buon giorno! Giulio si è svegliato e hanno tolto i macchinari”. Immediata la telefonata del vescovo. “Una gioiosa conversazione – dice al Sir mons. Raspanti -, piena di ottimismo, sebbene certamente ancora cauto. Avevamo chiesto l’intercessione di Maria e della nostra patrona, Santa Venera, alla quale la famiglia è particolarmente devota: il Signore ha ascoltato la nostra preghiera che continuerà incessante finché Giulio non sarà a casa”. Il bimbo verrà “accompagnato tecnicamente” in questa fase, ma dall’ospedale, il Policlinico di Messina, nel quale rimarrà ricoverato ancora per un po’, le prime notizie danno conforto. Giulio, infatti, sebbene un tantino intontito a causa del coma farmacologico che gli era stato indotto dallo scorso sabato, giorno del crollo, avrebbe abbracciato mamma e papà, con loro avrebbe riso.

Dicendo su Facebook del “bellissimo messaggio” ricevuto, il vescovo di Acireale ha ringraziato Dio, la Madonna, Santa Venera e “tutti quelli che hanno pregato per Giulio”. La notizia, infatti, e il modo affettuoso con il quale il presule ha condiviso apprensione, speranza e fiducia in Dio hanno contribuito a rendere la gente ancora più vicina e sensibile verso il piccolo e la sua famiglia. Prossimità manifestata anche in “like”, commenti di lode e ringraziamento al Signore e in condivisioni della notizia sui social network. Mentre la diocesi e i suoi rappresentanti continuano a essere anche fisicamente vicini a Giulio e ai suoi, la famiglia e mons. Raspanti aspettano le dimissioni del bimbo. “Ci siamo ripromessi di festeggiare insieme – ci racconta il presule -, in vescovado. Festeggeremo e pregheremo ancora, uniti”. Intanto, sulla questione dei restauri e della messa in sicurezza della cattedrale e di altri edifici di culto sollevata dai locali mezzi di comunicazione, il vescovo si dice “rammaricato, ma tranquillo: si è fatto tutto quanto previsto dalle normative, tutto quanto possibile”.

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