Chiese orientali: il card. Sandri da ieri in Ucraina come inviato di Papa Francesco

Ieri, nel giorno un cui si festeggiava San Benedetto abate, compatrono d’Europa, con l’arrivo all’aeroporto di Kiev ha avuto inizio la visita in Ucraina del card. Leonardo Sandri come inviato di Papa Francesco. Il prefetto della Congregazione per le Chiese orientali è stato accolto dal nunzio apostolico, mons. Claudio Guggerotti, e da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, insieme al personale della rappresentanza pontificia con mons. Joseph Grech e ad alcuni sacerdoti greco-cattolici. Sandri è stato poi a Maidan, dove – si legge in una nota – “ha sostato in preghiera silenziosa presso la grande croce circondata dai ritratti delle vittime degli scontri all’inizio del 2014, deponendo anche un omaggio floreale e un cero”. Shevchuk – prosegue la nota – “ha ricordato quei tristi eventi, come una pagina della storia recentissima del Paese, e l’offerta della vita da parte di tanti giovani come l’auspicio di un nuovo inizio”. Nel dialogo con il cardinale e con il nunzio “si è fatto cenno a quanto il Santo Padre aveva offerto poche ore prima alla riflessione della Chiesa universale attraverso la Lettera apostolica in forma di Motu Proprio Maiorem hac dilectionem ‘Sull’offerta della vita”. La delegazione si è poi spostata al Memoriale dell’Holomodor, la Grande carestia forzata che per decisione di Stalin condusse alla morte per inedia circa sette milioni di persone tra il 1929 e il 1933 nell’Ucraina di allora, attraverso la requisizione forzata di generi alimentari alla popolazione che viveva per lo più in villaggi a sussistenza agricola. L’ultima tappa è stata la visita alla curia e alla residenza di Sua Beatitudine, dove il card. Sandri ha incontrato anche i due vescovi collaboratori a Kiev di mons. Shevchuk, mons. Yosyf Milan e mons. Bohdan Dziurakh, il neo vescovo latino mons. Vitaliy Kryvytskyi, e l’arcivescovo di Rijeka (Croazia), mons. Ivan Devcic, in questi giorni in visita alla Chiesa greco-cattolica ucraina. “Il card. Sandri ha ringraziato dell’accoglienza, rinnovando il saluto del Santo Padre Francesco, per il quale in particolare si pregherà nella Divina Liturgia di oggi, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, secondo il calendario giuliano”.

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