Salute rifugiati e migranti: Guerra (ministero), “la Regione Sicilia ha dato grande prova di capacità gestionale, logistica e tecnico-scientifica”

Un centinaio di esperti sul fenomeno immigrazione provenienti da 28 Paesi del mondo sono riuniti a Siracusa, da ieri e per quattro giorni, per prendere parte alla prima Summer School sulla salute dei rifugiati e dei migranti promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’appuntamento si è aperto ieri sera con una conferenza stampa sulla salute dei rifugiati e dei migranti. Dal 2015 oltre 1,3 milioni di persone sono arrivate in Europa dal Mar Mediterraneo e quasi 3 milioni di profughi siriani vivono in Turchia: il corso affronta la risposta di sanità pubblica a questo fenomeno. Presenti rappresentanti del ministeri di Armenia, Giordania, Turchia, il viceministro della Serbia, ma anche Danimarca e Tagikistan nell’Asia centrale.
Nell’ultima settimana sono arrivate in Italia quasi ventimila persone. Praticamente tutte in Sicilia, una terra che, dall’inizio dell’ondata migratoria del 2014, ha accolto mezzo milione di migranti, offrendo a tutti assistenza e supporto, senza dimenticare nessuno. “La Regione Sicilia ha dato prova di grande capacità gestionale e di organizzazione logistica, ma anche tecnico-scientifica, visti, ad esempio, i notevoli progressi nell’uso della diagnostica molecolare adottata a Catania, dove abbiamo di recente inaugurato il nuovo canale sanitario aeroportuale, che ci ha permesso di completare l’assetto nazionale per l’emergenza e il bio-contenimento, con il terzo aeroporto sanitario del Paese, dopo Fiumicino e Malpensa, che mette ora l’intero sistema in sicurezza”, ha detto ieri sera Raniero Guerra, della Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, intervenendo alla conferenza stampa.

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