“Lab.Ora Mille giovani”: don Buonaiuto (Apg23), “speriamo possa essere un’avventura rivoluzionaria”

“È già un anno che abbiamo iniziato questa avventura con cui volevamo rispondere al grido dei giovani che si sentono spesso abbandonati”. Così don Aldo Buonaiuto, animatore spirituale della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), alla presentazione, oggi a Roma, del progetto “Lab.Ora Mille giovani. Servitori del bene comune”. “Di solito – ha proseguito – si annuncia e poi si parte. In questo caso si è prima innescato il processo che speriamo possa essere un’avventura rivoluzionaria, perché non è un progetto di un’unica persona. Ma è l’esperienza di un insieme di testimoni che amano i giovani e hanno ascoltato l’appello di Papa Francesco. Il progetto sarà rivoluzionario se riusciremo ad essere fedeli a questa iniziativa. L’appello è ai giovani che si sentono disillusi. Lab.Ora può essere un modo per ricominciare insieme”. “Vogliamo – ha osservato – fare dei progetti non solo fra cattolici ma fra tutti coloro che hanno buona volontà, come ci ha chiesto il Papa. Se vogliamo costruire la società insieme, vogliamo che ci sia lo spirito di Gesù che possa illuminare le menti per promuovere il bene comune di cui tanto si parla ma che poi si fa fatica a rendere. Abbiamo imparato dai due incontri già realizzati come si vive in comune: i giovani in poche ore sono diventati veramente amici”. Questo, per Buonaiuto, “fa capire la mancanza di occasioni di incontro. Non vogliamo escludere nessuno ma vogliamo che lo spirito di Gesù diventi la linfa per costruire dei ponti. Vediamo -come anche nel mondo cattolico ci siano isole: vogliamo invece mettere insieme perché è l’unica chiave per cambiare la storia, così come ci chiede il Papa”.
Molto ottimista si è detto anche Raffaele Bonanni, docente straordinario presso l’Universitas Mercatorum e Pegaso, uno dei docenti testimoni del progetto. “Continuamo questa opera – ha commentato -, diamo ai ragazzi una palestra dove allenarsi per costruire soprattutto la sussidiarietà che significa valutare un problema, si dà una soluzione considerando il contesto. La sussidiarietà è un camminare insieme e dare frutti. È un lavoro faticoso e lunghissimo. Dopo il prossimo incontro in Sicilia andremo in altri posti. La via è questa e nel cammino vedremo quali esiti avremo”.

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