Papa Francesco: mons. Ligorio (Potenza), “desidera una Chiesa che non ceda alla dittatura dell’apparenza”

“Papa Francesco desidera una Chiesa che non ceda alla dittatura dell’apparenza ma che incontri il mondo, in queste espressioni si delinea la sua umanità”. Lo ha detto mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, ieri sera a Matera, in occasione dell’ultimo incontro della Festa di Avvenire su “Il Papa visto da vicino”. “Francesco ci chiede di non cedere all’egocentrismo che avvelena la Chiesa”, ha spiegato il presidente della Conferenza episcopale della Basilicata, che ha indicato in San Francesco “l’antidoto usato dal Papa”, “una figura umile, libera e generosa”. “San Francesco si è lasciato ricreare da Cristo non col cambio di un abito ma con un’autentica libertà di spirito. Solo questo può accendere la speranza. Accendendo la luce delle nostre coscienze, la nostra terra di Basilicata può diventare più bella e migliore”. Ad aprire l’ultimo appuntamento era stato l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che ha ricordato un episodio dal quale si evince la “grande memoria” di Papa Francesco: “Prima che io venissi nominato vescovo avevo avuto modo di incontrarlo. Il giorno in cui mi sono trovato davanti a lui, una settimana dopo la consacrazione, l’ho ringraziato perché ha voluto che io andassi a Matera. E mi ha chiesto: ‘Tu lo sai perché ti ho mandato là?’. Lì ho capito che ricordava tutto, non gli sfugge niente”.

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