Diocesi: mons. Caiazzo (Matera), “mettere in campo ogni energia”. No a “populismo ingannevole e deviante”

“È tempo di mettere in campo ogni energia, capacità dei singoli e dei gruppi per vincere la tentazione di essere travolti dagli eventi negativi che a volte ci fanno sperimentare un senso di impotenza e rassegnazione”. A rivolgere l’esortazione è stato questa mattina mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, incontrando in cattedrale il Comitato esecutivo dell’associazione Maria S.S. della Bruna e le autorità civili e militari, alla vigilia della festa della Madonna della Bruna, patrona dell’arcidiocesi. “Abbiamo bisogno l’uno dell’altro – il monito del presule -, non per interessi di parte, ma per il bene di un territorio che chiede di essere aiutato a risollevarsi dalla rassegnazione, dal pessimismo e dal vittimismo”. “Fuggiamo la tentazione del populismo che, in questi tempi, rappresenta l’ideologia più subdola, ingannevole e deviante”, l’ulteriore richiamo. “Noi abbiamo il dovere di illuminare le coscienze, difendere la dignità della persona, aiutare a vincere l’apatia, lo sconforto” facendo “ritrovare l’entusiasmo alle nuove generazioni, invogliandole a rimanere nella nostra terra”. Con riferimento alla “conversione ecologica” richiamata dal Papa nella “Laudato si’”, Caiazzo definisce l’enciclica “un invito a cercare nuovi modi di intendere l’economia e il progresso”. “Abbiamo l’obbligo morale – conclude – di difendere la nostra terra di Basilicata da ogni forma di sfruttamento selvaggio, evitando di strizzare l’occhio per interessi personali o di parte”.

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