Solidarietà: frati Assisi, tutto pronto per domani con la serata benefica “Con il Cuore, nel nome di Francesco”

Al via la gara di solidarietà dei frati di Assisi per i terremotati e le mense francescane in Italia. Sabato 10 giugno alle 20.35 su Rai1 in diretta dal sagrato della Basilica di San Francesco d’Assisi riparte “Con il Cuore, nel nome di Francesco”, la serata benefica, condotta da Carlo Conti, che da quindici anni aiuta e sostiene chi soffre e chi si trova in difficoltà. L’evento che unisce musica, cultura e spiritualità vedrà la partecipazione di artisti della musica italiana e testimoni di solidarietà e fraternità. Ogni anno i frati del Sacro Convento di Assisi organizzano una maratona di beneficenza e chiedono a tutti gli uomini di buona volontà un aiuto per le popolazioni più disagiate al mondo.
L’evento solidale vedrà la partecipazione di vari artisti e quattro profughi nigeriani tutti uniti per una causa comune: ridare un sorriso a chi lo ha perduto. La città di san Francesco si colorerà di umanità accogliendo e facendo partecipare 28 profughi dei centri accoglienza di Auxilium e della Caritas Francescana di Assisi. I profughi provengono da Costa d’Avorio, Guinea, Nigeria, Palestina, Siria, Senegal e Somalia. Per partecipare alla maratona benefica sarà possibile donare dal 9 giugno al 3 luglio con sms e con chiamate da rete fissa al 45515.
“Quando arriva, questo appuntamento è davvero gioioso, non si sente neanche la fatica, la tensione, la preoccupazione che normalmente accompagna eventi come questi – dichiara il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti -: volevo sottolinearlo perché mi sembra che quest’anno in modo particolare, con i progetti che abbiamo scelto venga alla luce sempre meglio questo modo di fare, di vivere la solidarietà, che di per se è un tratto quasi istintivo dell’umanità, ma forse ha davvero bisogno di essere educato o riscoperto in alcuni momenti, perché a volte sembra che abbiamo perso umanità, che ci stiamo disumanizzando. In giro, nel nostro mondo, sembrano sempre di più i messaggi emergenti di disumanità”.

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