+++ Venezuela: mons. Padron (presidente vescovi), “Papa vicino a chi soffre. Ma Governo non vuole elezioni” +++

“Il Papa è realmente commosso della situazione e ben informato su tutto, ed è vicino al popolo venezuelano che soffre. Ci ha espresso il suo appoggio totale. Non c’è distanza tra la Conferenza episcopale e la Santa Sede”: lo ha detto mons. Diego Padron Sanchez, arcivescovo di Cumaná e presidente della Conferenza episcopale del Venezuela, incontrando a Roma i giornalisti per raccontare l’incontro di sei vescovi venezuelani con Papa Francesco, durato stamattina oltre 50 minuti. I vescovi “sperano che Papa Francesco si esprima prima possibile sulla situazione del Venezuela perché il mondo sia consapevole della gravità” di quanto sta accadendo. Mons. Padron pensa “che il governo cercherà di mantenere il potere a tutti i costi, mantenendo un popolo sottomesso e silente e convocando la nuova Assemblea costituente per non andare a nuove elezioni”. Per uscire dalla crisi umanitaria e politica “serve il dialogo tra le parti e il rispetto dei quattro punti indicati nella lettera del cardinale Parolin: rilascio detenuti politici, apertura corridoi umanitari, processo elettorale e rispetto dell’Assemblea parlamentare”. Ma al momento “non ci sono ancora le condizioni”. Sull’invio di aiuti umanitari dall’estero, in particolare medicine, mons. Padron ha detto che da due settimane c’è l’autorizzazione ufficiale ma è reso tutto complicato dalle pratiche burocratiche necessarie.

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